Tranquillo se ne sta lì in un angolo;
poco dopo rieccolo che torna a far casino:
è quel senso di bisogno che ho di Lei.
D’istinto nasce la frenesia
di dover appagare quei vuoti,
e la paura del non riuscirci.
Sconsiderato sorrido, mento, piango,
in attesa delle Sue parole più sincere
che mi chiariscano cos’è che vuol da me.
Intanto aspetto..
"ridendo col mondo,
e piangendo da solo".