I ragazzi felici di Summerhill

 

Senza ombra di dubbio, I ragazzi felici di Summerhill è uno di quei libri che apre nuovi orizzonti alle nostre menti sempre più private dei colori della fantasia. In questo libro, Alexander S. Neill (1883 – 1973) espone obbiettivamente i pro e i contro di Summerhill: la scuola libertaria che egli stesso ha fondato con l’ausilio della moglie.

Una scuola dove la libertà, intesa come autodisciplina e autoregolazione, fa da padrona. Dove tra professori e studenti non esiste un rapporto di subordinazione; dove gli studenti non sono obbligati a studiare e frequentare le lezioni, senza essere giudicati in base alle proprie conoscenze ed affrontare esami. Una società (anche se piccola) che si autoregola con un autogoverno, rappresentanto da un’assemblea dove il voto di ogni singolo membro (professore o alunno) è uguale all’altro.

Una scuola "sottosopra", dove il dovere è preceduto dal piacere: così i giochi e la fantasia occupano gran parte della giornata degli studenti i quali, crescendo in libertà, non saranno schiavi delle logiche malate della società. Insomma una scuola che ogni bambino e adolescente ha sempre sognato!

Utopia? Provare per credere..

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